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Caravella portoghese (Physalia physalis)

È una medusa? No

 

phylum Cnidaria, classe Idrozoa, nome latino Physalia physalis, nome comune Caravella portoghese

Diffusione: Diffusa nella fascia tropicale degli oceani, e da pochi anni purtroppo diffusa anche nel Mar Mediterraneo

 

Pericolosità: molto ma molto urticante, può risultare mortale

Attenzione: i soggetti sensibili alle sostanze urticanti della medusa possono andare incontro ad eventuale shock anafilattico causato dal contatto della stessa o dal rilascio di tossine

 

Curiosità:

Il nome "caravella portoghese" deriverebbe dall'aspetto dell'individuo galleggiante, che ricorderebbe appunto una caravella a vele spiegate

un po' di foto

La caravella portoghese (Physalia physalis) è un celenterato marino. Per il suo aspetto viene spesso scambiata per una medusa, ma non si tratta di un singolo organismo pluricellulare, ma dell'aggregazione di quattro diversi individui specializzati chiamati zooidi, collegati e fisiologicamente integrati tra loro al punto da essere reciprocamente dipendenti per la sopravvivenza. È dotata di tentacoli capaci di punture molto dolorose e pericolose per l'uomo.

Il nome "caravella portoghese" deriverebbe dall'aspetto dell'individuo galleggiante, che ricorderebbe appunto una caravella a vele spiegate.

La caravella portoghese è composta da quattro tipi di polipi. Il primo, chiamato pneumatoforo o più comunemente "vela", è una sacca galleggiante colma di gas, che consente all'animale di galleggiare. È lunga tra i 9 e i 30 cm, alta fino a 15 cm; i suoi tentacoli sono tra i più grandi del mondo e possono arrivare a 50 m. Questo sifonoforo è prevalentemente trasparente con tinte blu, viola, rosa o malva. L'individuo è capace di generare autonomamente o prelevare dall'atmosfera i gas di cui necessita: tale miscela è solitamente composta per il 14% da monossido di carbonio mentre per il resto da azoto, ossigeno e argon nonché tracce di biossido di carbonio. Ha inoltre proprietà aerodinamiche che apparentemente può modificare contraendo la cresta. Galleggia sospinta dal vento ad un'angolazione dipendente dalla curvatura della parte emersa e dalla resistenza della parte sommersa. Attaccati al di sotto di essa si trovano i tentacoli, lunghi fino a 50 metri (sebbene la loro lunghezza media si aggiri intorno ai 10 metri), fortemente urticanti e costituiti da individui dattilozoidi, incaricati di ricercare e catturare le prede e di dirigerle verso gli individui gastrozoidi, che si occupano della loro digestione. Della riproduzione si occupano invece gli individui gonozoidi.

Un piccolo pesce, Nomeus gronovii (noto come "derivante delle caravelle" o "pesce pastore"), è parzialmente immune al veleno delle nematocisti e può vivere tra i tentacoli. La tartaruga comune (Caretta caretta) invece si ciba della caravella portoghese abitualmente. La pelle della tartaruga è infatti troppo spessa perché le punture riescano a penetrarla. Anche alcuni molluschi si cibano della caravella.

In caso di aggressione dalla superficie, la "vela", che è anche dotata di una sorta di sifone, può sgonfiarsi a piacimento e quindi immergersi per brevi periodi per sfuggire al predatore.

Gli oltre dieci tipi di veleno di cui sono colme le nematocisti nei tentacoli della caravella portoghese sono in grado di paralizzare e uccidere rapidamente piccoli pesci e una varietà di altre prede di piccole dimensioni. Ciascun tipo di veleno è caratterizzato da un suo colore e per alcuni non sono ancora conosciuti rimedi. I tentacoli staccati ed in genere gli esemplari morti rimangono ugualmente pericolosi per ore se non giorni dall'avvenuto distacco o morte.

Le punture causano solitamente forte dolore nell'uomo, lasciando ferite simili a frustate, vere e proprie piaghe arrossate che durano normalmente due o tre giorni, mentre il dolore solitamente scompare dopo un'ora. Più raramente gli effetti avversi possono aggravarsi: shock anafilattico, febbre e interferenze con le funzioni cardiache e polmonari sono possibili, fino alla morte, seppure ciò accada raramente. Dopo una puntura potrebbero rendersi necessarie cure mediche, specialmente se il dolore rimane intenso, se c'è una reazione estrema, se l'esantema peggiora, se si scatena un malessere diffuso o una striscia arrossata si sviluppa tra i linfonodi e la puntura, o se entrambe le aree diventano rosse e morbide.

La caravella portoghese è una specie oceanica che vive al largo, anche se ormai nel Mediterraneo è molto diffusa e non avendo organi deputati alla locomozione, la caravella si muove sfruttando la combinazione tra venti, correnti e maree.

Forti venti possono spingerle ad avvicinarsi alla costa, in alcuni casi portandole anche a spiaggiare. Raramente si rinviene un esemplare solitario: nella maggior parte dei casi, infatti, al ritrovamento di uno consegue l'avvistamento di altri nelle vicinanze

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