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Pesce ragno (Echiichthys vipera)

È un pesce? 

 

phylum Chordata, classe Actinopterygii, nome latino Echiichthys vipera, nome comune Pesce ragno, Tracina

Diffusione: Le tracine sono diffusi nei bassi fondali sabbiosi di tutto il mar Mediterraneo e sulle coste atlantiche dall'Europa occidentale a nord fino all'arcipelago britannico

 

Pericolosità: puntura molto dolorosa.

Attenzione, i soggetti sensibili al veleno possono accusare shock anafilattico causato dalla puntura del pungiglione

 

Curiosità:

Si narra che nell'antichità  i pescatori che si pungevano venissero legati per evitare che si uccidessero buttandosi a mare a causa del dolore fortissimo...

Le tracine presentano un corpo cilindrico ma appiattito sul ventre vivendo principalmente sul fondale sabbioso del mare, con testa arrotondata, bocca molto grande rivolta verso l'alto e occhi posti molto in alto sulla testa.

La lunga pinna dorsale è preceduta da una pinna formata da 5-6 raggi-spine cavi, collegati a una ghiandola velenifera. Altre spine velenifere sono poste sull'opercolo branchiale. La livrea è variabile da specie a specie, anche se tutte presentano un ventre giallo-bianco, mentre il resto del corpo ha un colore di fondo bianco, giallo o beige con striature brune o nere.

Le dimensioni variano dai 15 cm di Trachinus collignoni ai 53 cm di Trachinus draco.

Le tracine si infossano nel fondale sabbioso, lasciando liberi solo gli occhi e le spine velenifere. Quando una preda capita a portata di bocca esse escono velocemente fuori dal loro nascondiglio. Si cibano di piccoli pesci e crostacei.

Le tracine sono pescate per le loro carni delicate, anche se conosciute come pesce povero.

Non hanno molti predatori, poiché la loro puntura dolorosa è un'esperienza terribile per chiunque provi a divorarle.

Questi pesci sono dotati di aculei velenosi sul dorso, che utilizzano a scopo difensivo. Non è raro per gli esseri umani venire a contatto con questi pesci, sia sulle spiagge sia durante la pesca.

Il dolore è molto forte, un bruciore profondo che si irradia dalla ferita lungo tutto l'arto, raggiungendo il suo massimo dopo 30-45 minuti dalla puntura e perdurando a volte per 24 ore, con strascichi di formicolii e insensibilità.

Nonostante il fortissimo dolore, il veleno non è pericoloso per l'uomo e tutto si risolve in fretta. Piuttosto spesso, però, per lo shock doloroso l'organismo reagisce con nausea, vomito, tremori, svenimenti e giramenti di testa. Sono necessarie profilassi antidolorifica e antitetanica.

Per un primo soccorso è utile immergere la zona colpita in acqua molto calda (anche salata) per due ore o almeno un'ora, o tenerla anche per 30 minuti sotto la sabbia riscaldata dal sole, poiché il veleno è termolabile. Non è consigliato l'utilizzo di acqua fredda o ammoniaca. Premere per qualche istante sulla ferita per favorire l'uscita di sangue e ridurre il rischio di infezione. La puntura della tracina è molto velenosa, e non va toccata con nessuna parte del corpo perché provoca in qualche ora terribili irritazioni e dolori crescenti che si propagano per tutto il corpo.

un po' di foto

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